The sound of silence!

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Raum der Stille alla Porta di Brandeburgo di Berlino – La stanza del silenzio

“Raum der Stille”, la stanza del silenzio. Dal 1993 chi va in vacanza a Berlino trova in vari punti della città, come alla Porta di Brandeburgo, una stanza, piccola, ad ingresso gratuito, in cui le parole non servono. Si può pregare, pensare, riflettere, riposarsi o osservare, scrivere o leggere, respirare… unica regola: in silenzio! La stanza è insonorizzata alla buona, ma efficacemente. Vetri spessi, cuscini, tende.

Vi garantisco che il passaggio dall’affollatissima e rumorosa Plaz des 18 März, a questo piccolo paradiso che è lì accanto è un’esperienza assolutamente da non perdere, piacevole ma allo stesso tempo dolorosa a causa della poca attitudine del nostro orecchio al silenzio completo.

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Raum der Stille alla Porta di Brandeburgo di Berlino – La stanza del silenzio

C’è spesso un’attrazione tra gli opposti o quantomeno un estremo fa apprezzare meglio l’altro. Le giornate non sarebbero sopportabili senza la quiete della notte, la musica non sarebbe la stessa senza le pause e qualcuno ci ha anche marciato un po’ realizzando in-discutibili capolavori col solo uso del silenzio (vedi il chiacchieratissimo John Cage “4.33”

).

Ma c’è silenzio e Silenzio. Chi lavora in uno studio di registrazione, chi studia uno strumento “rumoroso” in un condominio, chi è assillato dai rumori dei vicini lo sa! Spesso si rincorre una chimera e non c’è pannello che tenga!
Il silenzio non è mai completamente tale a causa dell’eco, delle onde che rimbalzano sulle superfici, dei rumori di fondo e i bassi che si propagano per chilometri.
Sono state costruite varie camere anecoiche, senza eco, ambienti che sono una sorta di buchi neri del suono, con un’assorbimento intorno al 99%. Ovviamente la loro innaturalezza le rende presto piuttosto insopportabili all’udito e inconcepibili alla mente umana che perde il nesso tra azione e rumore disorientandosi.

Tanto più è silenziosa la stanza, quanto più saranno le cose che senti.

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Camera Anecoica

La società del Minnesota Orfield Laboratories ha creato la camera anecoica più fonoassorbente del mondo, 99,99%, tanto silenziosa da valerle una menzione nel Guinness dei Primati.
Si narra che proprio qui, in questo silenzio surreale, Bob Dylan abbia registrato l’album Blood on the Tracks.
Se è vero che non si può restare oltre 45 minuti in un ambiente del genere senza dare segni di squilibrio, dubito fortemente che super Bob ci sia riuscito, però vabbè, l’aneddoto aggiunge un alone di mistero al già fortunato album (ndr. approfondendo le fonti si trovano versioni del tipo Dylan “…ha registrato nello stesso edificio…” oppure “…ha registrato alcune parti di Blood on the Tracks…” ecc. – aggiungiamo anche che  la camera è “la più silenziosa del mondo” solo dal 2004 mentre il citato album è degli anni ’70).
Ma arriviamo al punto. Costruire una camera anecoica richiede spazio per assorbire il suono e non è alla portata di tutti. Quella del Minnesota è fatta di fibra di vetro, acciaio e 30 centimetri di calcestruzzo.
Ad Hong Hong un gruppo ricercatori ha cambiato il tipo di approccio al problema. Invece di cercare materiali ultra-assorbenti ha focalizzato il proprio lavoro su una soluzione che fosse in grado di contrastare in maniera attiva le onde sonore piuttosto che assorbirle passivamente.

La soluzione – pubblicata su Applied Physics Letters del settembre 2015 – è semplice ma geniale, imperniata su una elemento definito DSR (decorated membrane resonator), risonatore a membrana, in grado da un lato di assorbire il suono e dall’altro di rifletterlo in direzione opposta.
Giusto per chi è finito in questo articolo senza sapere come… onde uguali che viaggiano in direzione opposta si annullano. Capito questo il gioco è fatto! L’onda sonora arriva, colpisce il materiale e viene riflessa in direzione opposta con un abbattimento sonoro del 99,7%!


L’elemento DSR è costituito da una piccola parte leggermente assorbente seguita da una superficie fortemente riflettente. In mezzo una sottilissima porzione di aria sufficiente a far viaggiare il suono in entrambe le direzioni ed annullarlo. Parliamo ovviamente di migliaia e migliaia di cellule di questo tipo in grado di interferire con onde sonore provenienti da qualsiasi direzione.

E’ la nuova frontiera dell’insonorizzazione, ridurre l’ingombro dei materiali e massimizzare i risultati.
Su questo silenzio ci sarà da parlare!

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La struttura del risonatore a membrana (DSR)

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Il funzionamento del sistema a DSR nel suo insieme.


Note
– Articolo pubblicato su Applied Physics Letters

 

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